Intervista a Marzia Morena, professore e co-fondatrice del Real Estate Center del Politecnico di Milano

Intervista a Marzia Morena, professore e co-fondatrice del Real Estate Center del Politecnico di Milano

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Oggi intervistiamo Marzia Morena , professore associato e co-fondatrice del Rec Real Estate Center del Politecnico di Milano che parlerà dell’impatto dell’emergenza sanitaria che stiamo attraversando nel settore immobiliare e le prospettive per il 2021.

CE: Buongiorno Marzia, le chiedo una breve presentazione di chi è del ruolo che ricopre a livello accademico e professionale.

Buongiorno, sono Marzia Morena, professore associato, co-fondatrice del REC Real Estate Center del Dip. ABC del Politecnico di Milano, co-fondatrice dell’Osservatorio Permanente sulla Pubblica Amministrazione Locale (OPPAL) insieme ad Antonio Invernale e Tommaso Truppi.

CE: Alla luce della sua esperienza accademica e degli studi effettuati sul settore, quale sono le prospettive del settore immobiliare per il 2021?

Nella situazione attuale di forte incertezza in tutti i settori, in particolare in quello sanitario ed economico, credo che l’esperienza accademica avuta fino ad ora poco possa essere di supporto. Il consiglio semmai è nel provare a vedere, in situazioni di profonda complessità, momenti di cambiamento verso mercati meno esplorati in situazioni non di crisi e una maggiore audacia e visione, in parte innata, in parte obbligata dal contesto.

Sicuramente, è da considerare come opportunità il settore residenziale, in tutte le sue declinazioni e accezioni; questa attenzione è in parte cominciata già nel periodo a ridosso della pandemia, ma sicuramente oggi si è rafforzata.

Senza dubbio vedremo, anzi stiamo già assistendo, allo sforzo di ragionare su nuovi modelli, in tutti i settori del mercato, giusto un’accelerazione a quanto da molti anni i più innovativi avevano già fatto.

CE: All’interno di questo contesto, quale sarà il ruolo del crowdfunding immobiliare?

Credo che il crowdfunding immobiliare possa essere una valida alternativa di investimento ed anche un’ottima strategia di diversificazione del rischio; in particolare il civic crowdfunding lo considero un’opportunità di valorizzazione dei territori e dei patrimoni immobiliari pubblici.

CE: Nonostante l’impressionante crescita del crowdfunding immobiliare (nel 2020 i fondi raccolti sono aumentati del 86% rispetto al 2019), possono presentarsi dei rischi? Ha per caso dei suggerimenti da fornire agli operatori del settore?


I rischi possono sempre presentarsi, fanno parte del mercato.
Il suggerimento che mi sentirei di dare, anche se potrà sembrare banale, è quello di puntare sempre sulla qualità del prodotto immobiliare, di analizzare con profondità il territorio sul quale questo prodotto insiste e di non considerarlo come un mero flusso di cassa su un file Excel. Questo ovviamente vale anche per l’investimento immobiliare legato a strumenti finanziari tradizionali.